Superati i limiti della Terra
I sistemi terrestri che sostengono la vita vengono spinti oltre le “soglie” oltre le quali ci saranno cambiamenti e danni permanenti, avverte il Worldwatch Institute. “Gli sforzi per migliorare gli standard di vita stanno iniziando a minacciare la salute dell’economia globale”. I risultati della contaminazione, dell’estinzione di specie vegetali e animali e del declino della produzione di cibo e carburante “stanno rendendo la terra meno abitabile per le generazioni future”, afferma il rapporto, che aggiunge: “Nessuna generazione ha mai affrontato una serie così complessa di problemi che richiedono un’attenzione immediata. Le generazioni precedenti hanno sempre espresso preoccupazioni per il futuro, ma siamo i primi a trovarsi di fronte a decisioni che determineranno se la terra ereditata dai nostri figli sarà abitabile”.
Il pesante costo dell’inquinamento
L’International Herald Tribune riferisce: “In Svizzera, dove metà della superficie è costituita da foreste o montagne, il bilancio medio delle piogge acide è del 50 per cento”, mentre “in alcune aree … il tasso di alberi morti o morenti ha raggiunto il 65%”. Queste statistiche sono allarmanti per gli ecologisti che vedono nelle piogge acide un problema serio che colpisce gran parte dell’Europa settentrionale. Nella Repubblica federale di Germania, ad esempio, oltre il 50 per cento degli alberi è morto o morente; dicasi lo stesso per la regione dei Vosgi, in Francia. In Polonia il bilancio delle piogge acide potrebbe arrivare fino al 40 per cento. Secondo un documento dell’Accademia polacca delle scienze sociali, citato dal settimanale francese L’Express, l'inquinamento dell’aria e dell’acqua si sta diffondendo in modo disastroso anche in Polonia. Nonostante il grave problema dell’inquinamento in Europa, il dottor Claude Martin, uno specialista di piogge acide, ha confessato: “C'è una certa riluttanza ad agire […] e ad agire con abbastanza forza”.
“Uno sforzo concertato”
Nessuno conosce il numero preciso di specie di piante e animali esistenti. Le stime vanno da 5 a 30 milioni, mentre finora ne sono state identificate solo una “manciata” (forse 2 milioni). Sono relativamente poche quelle finora studiate dalla scienza per scoprirne l’utilità, non solo dal punto di vista della scienza ma anche di quello dell’economia. Pertanto, il New York Times spiega che i biologi stanno “chiedendo una nuova era di esplorazione naturale, uno sforzo concertato per trovare e studiare milioni di specie prima che vengano spazzate via”. La maggior parte di queste specie vive in foreste pluviali tropicali, che vengono distrutte da operazioni di disboscamento o convertite in fattorie e ranch. Sebbene le piccole creature e le piante non generino simpatie pubbliche come fanno le balene o i panda, “sono il fondamento di intricate reti che alla fine supportano tutta la vita, compresi gli [esseri] umani”, riferisce il Times.
--- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/corgiov/messagePublished on 3 years, 5 months ago
If you like Podbriefly.com, please consider donating to support the ongoing development.
Donate