Il podcast esamina il quarto capitolo del Libro dell'Esodo, concentrandosi sulle incertezze di Mosè riguardo alla sua vocazione. Mosè dubita che il popolo d'Israele crederà alla sua missione e anche che lui stesso sia in grado di parlare fluentemente. Dio risponde alle obiezioni di Mosè offrendogli dei segni miracolosi – il bastone che si trasforma in serpente, la mano che diventa lebbrosa e poi guarisce, infine l'acqua che si tramuta in sangue – e assegnandogli Aronne come portavoce. Tuttavia, a un'analisi attenta, questi segni iniziali si presentano indistinguibili da una "magia" o da semplici "giochi di prestigio": la fede del popolo è un percorso difficile che richiederà continue dimostrazioni. La vera "magia" divina, superiore a ogni altro potere umano, si rivela in realtà nella scelta di Dio di operare attraverso la fragilità umana di Mosè, rendendolo il più grande prodigio divino e un leader indispensabile.
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Published on 1 week, 2 days ago
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