6 agosto 1945, gli Stati Uniti sganciano la bomba atomica ai danni della città giapponese di Hiroshima. Tre giorni dopo si ripetono contro Nagasaki. Oltre 200mila vittime: la propaganda americana ha sempre descritto quell’evento come una necessità per porre fine al conflitto. L’analisi storica ha però smentito definitivamente questa vulgata. E ad oggi restano le cicatrici aperte di quell’evento che ha influenzato il successivo ordine internazionale basato sulla prevaricazione e la legge del più forte. Ne parliamo con lo storico Davide Rossi.
Published on 2 weeks, 2 days ago
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