Episode 40
L’uomo e gli stati evitano di ammettere responsabilità non solo per egoismo o ipocrisia, ma a causa di meccanismi biologici, psicologici, sociali e sistemici profondamente radicati. Al centro di questa dinamica vi è la negazione, spesso finalizzata a proteggere l’immagine di sé e a ridurre il disagio cognitivo. La paura del danno irreversibile e il bisogno di preservare la propria posizione sociale alimentano un ciclo vizioso: l’agire dannoso genera ulteriore paura, che conduce a nuove azioni distruttive. A livello culturale e politico, la società incoraggia la colpa come strumento di punizione anziché come opportunità di crescita, e le istituzioni preferiscono giustificare i propri errori attraverso ideologie o individuando capri espiatori. Questa condizione non è fallace nel senso logico classico, ma rappresenta un paradosso intrinseco dell’esistenza umana: il caos e il danno sono al tempo stesso minaccia e origine di trasformazione. L’analisi propone una visione che superi la logica binaria (bene/male, giusto/sbagliato) e abbracci il carattere tragico e complesso dell’agire umano, suggerendo di accettare il caos come parte fondamentale della nostra natura, osservandolo lucidamente senza negarlo.
Published on 3 months, 3 weeks ago
If you like Podbriefly.com, please consider donating to support the ongoing development.
Donate